domenica 23 aprile 2017

Sognando Leggendo

Se ti sentissi un "diverso" per tutta la vita e improvvisamente uno sconosciuto
ti offrisse la possibilità di rispondere a tutte le tue domande, come reagiresti?
O se ti proponesse l’opportunità della vita,
saresti in grado di lasciare tutto ciò che conosci per un futuro ignoto?

Con queste domande si apre la recensione de "Gli Eredi di Atlas" sul blog Sognando Leggendo

 Sognando Leggendo

Come sempre, sotto vi anticipo qualche passaggio:

"Ecco, questa è esattamente la scelta davanti a cui si trovano  Duncan, Aisha, Dean e Aurora, quattro ragazzi che vivono in Scozia, e che non si conoscono, ma che hanno un passato molto lontano ed un futuro prossimo, intrecciato gli uni con gli altri. Loro non sanno che sono unici al mondo, a partire da quegli strani sogni che fanno, fino ad arrivare alle loro capacità, ma basterà questo a sciogliere i loro dubbi? Riusciranno a fidarsi l’un l’altro ed ad affidarsi alla guida degli abitanti di OgniDove, o lasceranno che il mondo vada alla deriva?"

"Mi ha molto colpito questo libro e la sua storia, un mix fantasy con qua e là qualche aspetto sentimentale, storie d’amore intrecciate le une alle altre, con il classico ed intramontabile “triangolo amoroso”, ma con un pizzico di tragedia (...), che a dire il vero si sposa molto bene con la trama, perché crea quel piccolo tocco di suspense in cui non sa se i nostri ragazzi sarebbero riusciti nel loro intento oppure avrebbero abbandonato tutto, con il cuore troppo spezzato per continuare"

"Ho trovato lo stile di scrittura dell’autrice molto evocativo e coinvolgente, mi sembrava davvero di far parte dei sogni dei protagonisti (alcuni facevano davvero paura) e di essere sull'isola di OgniDove (riuscivo a sentire il calore del sole e il nitrito di NeroVento), nonostante abbia mantenuto un linguaggio semplice e diretto, con frasi corte e precise"


Estratto da "Gli Eredi di Atlas" (La Guerra degli Elementi - Vol. 1)

Solo una certezza abitava la sua mente: era in Atlas e davanti a lei c'era la Reggente di cui Aisha era l'Erede, insieme al corrispettivo maschile del suo elemento. L'aura di Aisha, seppur splendente, era niente in  confronto a quella della sacerdotessa di Atlas, immensa e benigna, padrona di un potere sconfinato che abbracciava tutto ciò che era Terra. Alla sua destra Aurora percepì la presenza di Duncan nel condottiero lambito dalle fiamme; l’unica differenza era l’assenza del tormento che faceva ardere la sua aura nel presente. In quella smisurata manifestazione elementale avvertì l’essenza di Dean, vivo più che mai nelle onde morbide e incessanti che accarezzavano rive sabbiose senza fine. Una sensazione rassicurante la pervase, ma avvertì anche una nota dissonante in quella perfetta sinfonia di elementi…


Che i Divini Principi Increati approvino le vostre azioni e guidino la vostra mano

Veronika

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