sabato 15 luglio 2017

Green and Grey Saga (3)

Era l'esatto momento del giorno in cui tutto sembrava sospeso,
bandito dall'ingannevole oscurità della notte ed escluso dalla sfacciata luce del giorno.
Attimi, solo attimi senza padrone, in cui tutto può accadere.


Questa volta ad avventurarsi nella realtà sbagliata de "La Tempesta del Tempo" è Elena del blog "Green and Grey Saga".
Ecco qualche estratto della sua recensione sul terzo libro della saga La Guerra degli Elementi:

"Come ogni recensione non amo svelare troppo sulla trama, ma ho trovato fenomenale come l’autrice sia riuscita a mantenere alta l’attenzione del lettore e ad intrigarlo sebbene la situazione si sia ribaltata così brutalmente. Lo stile è cambiato, le poetiche descrizioni che placavano gli animi e ti trascinavano ad ammirare verdi paesaggi si sono diradate, hanno lasciato spazio ai dialoghi, alle azioni. Ho trovato che il momento fosse perfetto" 

"I nostri eroi, privati dei loro mezzi, senza conoscersi, ci dimostrano finalmente la loro vera natura, il motivo per cui sono stati scelti, le loro personalità emergono e mutano, le situazioni tragiche e difficili danno un ritmo incalzante alla vicenda, dimostrando un lato dell’autrice che era rimasto in sordina fino ad ora. E’ raro che uno scrittore riesca a scrivere bene in qualsiasi modo, e Veronika Santiago dimostra ancora una maturità notevole. Continuo a pensare che sia un vero peccato che questa saga non sia stata valutata a livelli editoriali più alti"

"La storia è più cupa rispetto ai primi due volumi, su questo non vi è dubbio. Personaggi secondari vengono conosciuti in veste nuove, grazie alle vite sconvolte dalla trama, i legami tra i personaggi principali invece sono come sempre la colla del libro. Amore, amicizia, coraggio. Le tre armi vincenti, se le sai usare come si deve" 

"Inutile dire che più la matassa si infittisce, più la saga sta volgendo al termine, e la cosa mi intristisce parecchio. Questo terzo volume è stata un’ennesima certezza, una conferma che non mi serviva per ammirare un lavoro enorme, sentire la passione che l’autrice ha investito nelle parole dei suoi libri, l’amore per i suoi personaggi. E’ una saga da leggere. Rileggere. Shippare. Ogni libro è una sorpresa ed è con cuore pesante che mi accingerò a leggere l’ultimo volume, sapendo che in un modo o nell’altro mi rimarrà nel cuore, come pochi libri hanno fatto in precedenza"

Recensioni del blog "Green and Grey Saga" sui libri della saga:


Green and Grey non è solo un blog, è soprattutto un libro!

TRAMA: E' l'anno 2016, il mondo è stato flagellato da un'Apocalisse che nessuno riesce a spiegarsi. I Protettori sono gli unici che possono difendere i pochi sopravvissuti rimasti da esseri demoniaci che seguono solo l'odore del sangue. Elly e Brute sono i primi a dedicarsi alla protezione del genere umano. Lei, seria e calcolatrice, è alla ricerca di una parte del suo passato che sembra ormai perduta. Lui, entusiasta ed ottimista, spera in un futuro migliore. Legati da una connessione misteriosa e prepotente i due amici hanno l'ingrato compito di gestire un Campo di sopravvissuti, crescere un ragazzino instabile e nel frattempo non rimetterci la pelle. Il tutto immerso in un mondo ormai fermo ad un anno prima, colmo di interrogativi e di un silenzio che annienta.


Green and Grey è il primo libro della Green and Grey Saga,
potete trovare info e news sulla pagina ufficiale di Facebook.
Intanto posso anticiparvi che Black and White, il II volume della saga,
ha finalmente una data ufficiale di uscita: 1 settembre.
Fino a quel giorno Green and Grey sarà gratuito,
quindi per chiunque non l'abbia ancora letto... approfittate!

martedì 4 luglio 2017

Pretty in Pink

Barbara si avventura nella lettura dei libri della saga "La Guerra degli Elementi"
e ci parla de "Gli Eredi di Atlas"


Ecco qualche estratto della sua recensione:

"L'autrice, con una scrittura fluida e scorrevole, ci introduce poco alla volta nel mondo di OgniDove, abitato da personaggi molto particolari. In questo modo il lettore è in grado di seguire, passo dopo passo, la stessa presa di coscienza dei quattro ragazzi che avviene gradualmente"

"L’ambiente è descritto egregiamente e la scrittura soprattutto in questa fase è sicura e trascinante, sembra veramente di entrare in un nuovo mondo, di essere lì, partecipi all'azione"

"Il punto di vista si sposta continuamente (rendendo partecipi e vivi anche i personaggi secondari) ma l’autrice ha il pregio di non distrarre mai l’attenzione dal fulcro della storia"

"In questo primo volume vengono poste le basi di quella che credo sarà una storia molto più complessa e articolata. Si interrompe proprio in un momento cruciale, lasciando il lettore con la curiosità e la brama di conoscere il resto. E, considerati i presupposti, sono certa che ci sarà ancora molto da scoprire"

E questo è il link alla recensione completa.


Estratto dal prologo de "Gli Eredi di Atlas"

   Aisha si svegliò di soprassalto con il respiro soffocato in gola. Un istante si dilatò in maniera bizzarra sulla linea del tempo e lei non seppe più dov'era. Si guardò intorno, spaesata, e dal buio emersero particolari rincuoranti: una sedia con un mucchio di vestiti accatastati in maniera precaria, la custodia della chitarra, spartiti e quaderni sparpagliati a terra. Era tutto un po’ irreale, illuminato dalla luce argentea che filtrava dalla finestra, ma seppe di essere a casa. Nonostante la scoperta rassicurante, il cuore non aveva ancora terminato la sua folle corsa; il respiro era affannato e in bocca sentiva carta vetrata.
   «Un altro dei miei sogni assurdi, certo questa volta era più apocalittico del solito» si disse. «Forse ieri sera ho bevuto un bicchierino di troppo.»
   Barcollando arrivò in bagno e si attaccò al rubinetto da cui bevve con avidità lunghe sorsate, traendo un immediato giovamento all'arsura. Poi si sciacquò il viso e il trucco della sera prima le cerchiò gli occhi, tanto che l’immagine che le restituì lo specchio somigliava a quella di un panda con l’influenza. Ora non rimaneva altro da fare che strappare il sogno al mondo onirico per portarlo nella realtà. Si abbandonò sulla sedia di fronte alla vecchia scrivania e guardò fuori: era ancora notte, la luna quasi piena illuminava le strade deserte. Prese un quaderno e una penna con il tappo mordicchiato e incominciò a immortalare il suo sogno. L’indomani sarebbe stato troppo tardi, sarebbe sbiadito con il sorgere del sole. Aisha scriveva sempre i suoi sogni, la ispiravano per le sue canzoni.


Che i Divini Principi Increati approvino le vostre azioni e guidino la vostra mano

Veronika